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VOGLIO UN CUCCIOLO!…COME, DOVE, perché…

La nostra vita scorre veloce tra impegni e lavoro, ad un certo punto decidiamo di allietarla con l’arrivo di un cane…perché abbiamo visto alla tv un cucciolo bellissimo capace di grandi cose da adulto oppure perché il nostro vicino o amico ne ha preso uno ed è bellissimo, o magari perchè lo abbiamo visto in un documentario. Chiediamoci innanzitutto se siamo davvero disposti a dedicare gran parte del nostro tempo ad un cane, se siamo disposti a cambiare le nostre abitudini e anche, perché no, se ce lo possiamo permettere.

LA SCELTA

Le razze canine sono tantissime, tutte create dall’uomo per utilità la maggior parte e, recentemente, pure da compagnia. Scegliamo con coscienza informandoci sulle motivazioni di razza del cane scelto: cosa vuol dire? Facciamo un esempio, il beagle:  simpaticissimo cane da caccia in muta, vorrà correre, seguire tracce, abbaiare! Questo vorrà fare per essere un cane felice perché è quello per cui è stato creato (in particolare la caccia alla volpe). Prima di scegliere una determinata razza è opportuno informarsi. Non sceglieremo un border collie o peggio un australian shepherd per fargli fare due brevi passeggiate al guinzaglio giornaliere ma nemmeno per dimenticarcelo in giardino perché dopo aver distrutto qualsiasi cosa gli si pari davanti andrà incontro a problemi comportamentali, anche seri, legati alla loro iperattività ed intelligenza, non sfogate. Da qui un altro luogo comune, il giardino….”Vorrei un cane grosso ma non posso perché non ho il giardino!”. Il cane taglia grande o piccola che sia, ha bisogno di interagire con i propri simili e con il mondo, di fare almeno tre passeggiate con il proprietario, tutti i cani, anche i chihuahua! Il giardino non preclude assolutamente le tre o quattro passeggiate giornaliere; i cani grandi sono felici anche in casa se sono amati, seguiti e li si porta a fare l’attività fisica adeguata.

Il cane è un animale sociale, ha bisogno di uscire ed incontrare altri cani, ha bisogno di fare il cane!

Informiamoci quindi sulla razza che ci piace e cerchiamo di capire se saremo in grado di fare felice quel tipo di cane perché spesso ciò che corrisponde a bellezza per i nostri canoni non è detto che sia il cane adatto al nostro stile di vita.

L’ACQUISTO

Ricordiamo che i cuccioli ma anche i gattini, non si devono cedere prima dei 60 giorni di vita, è vietato dalla legge! I cuccioli che si adottano o acquistano, a maggior ragione, devono essere dotati di microchip ed iscritti all’anagrafe canina a cura del proprietario della fattrice. Adottando o acquistando un cucciolo senza microchip si è esposti a sanzioni anche salate da parte del vostro Comune. Il codice del microchip indica la reale provenienza del vostro cucciolo, le prime tre cifre di quello italiano sono 380. Il microchip è un trasponder poco più grande di un chicco di riso che si applica con una siringa apposita sottocute, l’operazione, simile ad un’iniezione, non è assolutamente dolorosa.

IL LUOGO COMUNE: “PEDIGREE? NO, NO, NON DEVO FARE LE GARE!”

La legislazione italiana VIETA la vendita di cani di razza senza pedigree (Decreto Legislativo n°529 del dicembre 1992), è reato di truffa. Acquistare un cane di razza senza questo documento equivale ad acquistare un meticcio. Il pedigree non serve “a fare le gare”, serve a certificare l’appartenenza di razza e non è vero che costa una follia: il costo è dato dalla somma del prezzo per la denuncia di monta e nascita (MOD. A) che è unica per tutta la cucciolata, più il costo dell’iscrizione per ogni singolo soggetto nel momento della presentazione della denuncia di cucciolata (MOD. B). Per avere un’idea parliamo di 14,50 euro per il Mod. A (uno per tutti i cuccioli fatto entro i 25 giorni dalla nascita) e di 21 euro per il Mod. B (per ogni cucciolo fatto entro i 90 giorni) a cui dobbiamo aggiungere 8,50 euro a pratica come diritti di segreteria ( dal sito ENCI)…in effetti se chiedessero 50 euro in più per un cucciolo per i costi di pedigree sarebbe anche legittimo ma le cifre che spesso vengono richieste sono ben maggiori e fanno facilmente presupporre alla malafede del venditore (non lo chiameremmo allevatore anche se purtroppo tanti si spacciano come tali). Non dimentichiamo infine che un cane il pedigree o ce l’ha o non ce l’ha!

Un cane di razza è costoso perché presuppone un lavoro da parte dell’allevatore per garantire soggetti sani, testati per le malattie ereditarie tipiche della razza, con tipicità caratteriale e morfologica e tutto questo ha un costo.  Se avete la passione per una determinata razza canina dovete pretendere i documenti ufficiali poiché deve essere certificato altrimenti meglio adottare un cane al canile gli darete una vita migliore e il valore affettivo sarà lo stesso di un cane con pedigree. Acquistare un cane definito “di razza” senza pedigree alimenta un commercio illegale dove il benessere animale è completamente dimenticato, dove nascono soggetti malati che spesso non arrivano all’età adulta, soprattutto alimenta il mercato di cuccioli dell’Est europeo.

Il pedigree non è solo un pezzo di carta, è il certificato che dimostra la storia del lavoro di selezione di un allevatore serio.

LA CURA

Dulcis in fundo, abbiamo speso un sacco di soldi per il nostro cucciolo di razza ed ora dobbiamo prendercene cura! Un cane ha bisogno di visite mediche periodiche da cucciolo così come da adulto, di interventi antiparassitari, di profilassi e di vaccinazioni, quando è sano e sta bene, tuttavia si può ammalare ed in questo caso ci vorranno ulteriori cure. Quando si decide di comprare o adottare un cane bisogna essere consapevoli che la sua cura richiede anche degli oneri finanziari fissi ed extra qualora si ammali ed una spesa fissa per fornirgli una sana e corretta alimentazione.

PEDIGREE: CHE COS’E’?

Si tratta del certificato di iscrizione ai Libri Genealogici emesso dall’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) dove sono annotati:

  • Dati anagrafici del cane (razza, sesso, data di nascita, colore del mantello, nome e microchip)
  • Numero di iscrizione R.O.I. (Registro Origini Italiano)
  • La genealogia del soggetto sino ai trisnonni
  • I risultati di prove attitudinali e di bellezza del cane e dei suoi antenati
  • Il risultato delle radiografie ufficiali di anche e gomiti e delle malattie ereditarie per le razze che lo prevedono
  • I dati anagrafici del proprietario e dell’allevatore.

Questo documento permette di garantire la selezione del cucciolo, la rintracciabilità dei soggetti e il lavoro dell’allevatore (cani sani, privi di patologie ereditarie e malattie manifeste).

Attenzione, un cane senza questo documento non è di razza anche se morfologicamente molto simile, non dovrebbe riprodursi poiché non esiste storia di selezione morfologica, caratteriale e soprattutto sanitaria: può mettere al mondo cuccioli malati.