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LA LEISHMANIA: MA CHE COS’E’?

La leishmania è una malattia provocata da un parassita microscopico chiamato protozoo il cui nome scientifico è Leishmania infantum che viene trasmesso al cane tramite un vettore ossia attraverso la puntura di un insetto, in questo caso un flebotomo. I flebotomi o pappataci sono insetti simili a zanzare ma molto più piccoli, sono attivi soprattutto dal tramonto all’alba, in primavera/estate; le zone endemiche ossia le zone interessate, sono tutte le aree costiere quindi il centro-sud Italia ma ultimamente si stanno documentando focolai anche al nord… Val D’Aosta, parte del Piemonte, la zona di Pavia, Verona e sui laghi!

La leishmaniosi è una zoonosi, ovvero una malattia trasmissibile all’uomo. Attenzione: la trasmissione avviene sempre tramite la puntura del flebotomo quindi non c’è trasmissione diretta da cane a uomo. La leishmaniosi umana colpisce soprattutto persone immunodepresse (bambini, anziani, HIV positivi, tossicodipendenti).

La leishmaniosi canina non è una malattia curabile, senza le adeguate terapie è una malattia mortale. Una volta contratta la malattia si possono solo alleviare i sintomi tramite farmaci specifici nella speranza di allungare l’aspettativa di vita.

I sintomi della leishmaniosi sono diversi, alcuni non sono patognomonici della malattia, ossia non sono solo tipici di leishmania, tuttavia una buona anamnesi può condurci alla corretta diagnosi. I principali sintomi riconducibili a tale malattia sono: perdita di peso, perdita di pelo intorno agli occhi, presenza di ulcere cutanee, problemi alle unghie, apparente invecchiamento del cane. Esistono però anche sintomi non “visibili” come anemia, artrite (zoppia), grave insufficienza renale che può portare alla morte.

COME POSSIAMO PROTEGGERE IL NOSTRO CANE?

Per proteggere il nostro cane possiamo usare repellenti confronti dei flebotomi, spot on o spray, utilizzare una soluzione orale ed infine vaccinare. Adottare un tipo di profilassi non esclude l’altra, che metodo adottare viene consigliato in base alla zona geografica e alle vostre abitudini: un cane che viene in vacanza con voi al mare oppure se siete soliti frequentare zone endemiche, è opportuno valutare insieme e decidere cosa è meglio fare.

La vaccinazione consiste nell’inoculazione nell’organismo di una sostanza, chiamata antigene, che è in grado di stimolare il sistema immunitario in modo specifico. L’antigene può essere l’agente patogeno stesso reso innocuo, spento come accade per la vaccinazione antirabbica e per la leptospirosi oppure attenuato in modo che non provochi malattia come per la parvovirosi o il cimurro. Nel caso della leishmania vengono usate solo parti del microrganismo patogeno, delle sub-unità, gli antigeni vaccinali stimolano una risposta immunitaria specifica nell’organismo e con memoria, in questo modo se il patogeno infetta l’organismo il sistema immunitario lo riconosce immediatamente e lo combatte evitando lo sviluppo di malattia.

L’immunità ottenuta da un patogeno naturale è tendenzialmente più duratura di quella “artificiale” ossia di quella ottenuta con il vaccino, per questo è necessario fare i richiami annuali.

Il cane può essere vaccinato dai 6 mesi in poi, il vaccino deve essere effettuato a distanza di almeno 15 giorni dai richiami di altri vaccini (eptavalente, leptospirosi, rabbia…) quindi è bene programmare il ciclo di vaccinazioni. L’immunità si raggiunge dopo quattro settimane dall’ultimo richiamo e successivamente sarà sufficiente un richiamo annuale.

La vaccinazione riduce di quattro volte il rischio di contrarre la leishmaniosi, malattia mortale.

Possono essere vaccinati solo i cani sani, preventivamente testati per leishmania e risultati negativi. Non ci sono esclusioni di taglia o razza.

I possibili effetti collaterali sono sovrapponibili a quelli di tutti gli altri vaccini o farmaci, è bene tenerci informati su qualsiasi sintomo osserviate.